“DELLA STESSA STOFFA DEI SOGNI”
“Siamo fatti della stessa stoffa dei sogni” (Shakespeare).
Una stoffa di trama invisibile. Ciò che ci muove, ciò che ci anima, è il mistero annidato in quel tessuto.
Questi incontri ci avvicinano a questo mistero attraverso la danza butoh.
Il Butoh, alla sua nascita negli anni ’50 del 900 in Giappone, é stato un movimento espressionista, una ribellione del corpo. Ha creato nuovi canoni estetici di bellezza, una nuova direzione di ricerca dello spazio e del tempo. Ha mostrato che è bello anche il grottesco quando emerge come una necessità. Ha offerto il corpo in sacrificio e lo ha reso custode del vuoto.
Ciò che danzo, sono!
Il soffice manto di foglie, il rumore assordante di un’ambulanza, il calore del raggio di sole sulla guancia, l’odore disgustoso di una cimice appena morta, il sapore della mela.
Danzare è un esercizio di presenza. La danza butoh, in questo senso é una forma di meditazione. Stare nel qui e ora richiede una grande concentrazione, una grande attenzione, anche una profonda fiducia infatti ci mostra che siamo legati al tutto. In quello spazio esistiamo in forme infinite (emozioni, sensazioni, immagini). La pratica allora ci avvicina a ciò che siamo.
Il Butoh è anche un approccio specifico al corpo, offre un vocabolario del movimento fatto di forme, onde, linee, spirali, pesi. Questi strumenti permettono di aprire nuovi spazi nel corpo, e anche di interrogarsi sul luogo da cui parte il movimento.
Nel 2025, saranno d'ispirazione i Yokai, 「妖怪」 (yō “stregoneria” e kai “apparizione misteriosa”), creature magiche e spaventose che appartengono al mondo della mitologia giapponese.
È nell’oscurità che questi “mostri” escono allo scoperto. Esseri terrificanti e grotteschi, ma anche seducenti e ammalianti, metà umani metà animali, dotati di poteri soprannaturali. I yokai, portando con sè il loro strascico di paure ataviche, ci mostrano le narrazioni di cui si nutre la nostra identità, e come la paura sia un atto creativo e poetico.
Utilizzeremo prevalentemente elementi di danza butoh ma anche di movimento autentico, di danzaterapia e di noguchi taiso (la ginnastica giapponese di Noguchi).
Questo è un laboratorio permanente di ricerca e azione. Un teatro-danza del Sé che mette in scena gli spiriti che ci muovono. Il Sè che investighiamo, travalica i confini del nostro corpo, é, per sua natura, mutevole ed in continua trasformazione per questo la sua ricerca ci stimola costantemente.
Sono aperti a tutti i liberi pensatori, viaggiatori della coscienza, filosofi, poeti, artisti, danzatori, movers, terapeuti, tutti coloro che praticano o vogliono iniziare a praticare discipline del movimento portando avanti un processo personale e creativo.
La prima lezione é gratuita. Tutti i lunedì a partire dal 28 ottobre dalle 20.30 alle 22.30 - Ganesa Yoga, Via Romana 78r - info 3402777030
Immagini da un sogno. Presso il piccolo teatro Ganesha a Firenze.